La pagina delle astrobazzeccole
(Continua ancora)

Slitta porta strumenti

Dopo aver realizzato la pagina relativa all'accoppiamento fra telescopio di ripresa e quello di guida mi sono reso conto che le slitte da me usate non sono di facile reperibilità, per quanto non di difficile realizzazione. Per questo ritengo utile illustrare come, con una spesa relativamente bassa, sia possibile realizzarsele in casa con strumenti alla portata di tutti (o quasi).
Per prima cosa ci vuole una piastra di alluminio larga 75 mm circa (questa è una misura per lo standard vixen), lunga quanto serve e spessa almeno 6 mm. Spesso queste piastre si trovano presso le officine meccaniche con pochissima spesa in quanto ritagli di lavorazioni.
Poi ho preso un pezzo di barra di alluminio di sezione 15 mm x 15 mm lunga almeno il doppio della piastra. Metà di questa è stata fresata leggermente rendendo un lato largo 11 mm, come si vede dal disegno di fianco
La parte più scura è quella che viene abrasa dalla fresatura. E' possibile anche farla a mano con una buona lima a ferro ma è un lavoro lungo e poco preciso.
Meglio rivolgersi a un'officina che con pochi euro provvede a farvi il lavoro (magari senza fretta).
Una volta pronti i pezzi dobbiamo avvitarli sulla piastra forandoli opportunamente e filettando la piastra in modo che non sporgano le viti.
Nella foto sottostante si vede i pezzi avvitati tra loro con la barra già messa. Il lato sinistro è verticale per poter facilitare lo smontaggio del telescopio dalla slitta. Mediante delle viti con pomello provvederemo a stringerlo in modo che si incastri nella parte fresata. Per montare i pomelli basta forare la stecca a sezione quadrata e filettarla con lo stesso passo del pomello
Nella foto sottostante si vede la slitta ultimata. Non c'è molto altro da aggiungere. Le foto bastano e avanzano.
Per fare questa slitta ho usato, come detto, una piastra di alluminio di 75 mm di larghezza e spessa 12.5 mm (ma va bene anche uno spessore inferiore), una stecca di alluminio di sezione 15 mm x 15 mm. Una parte di essa è stata fresata in modo che un lato diventasse di 11 mm. Poi ho usato 6 bulloni con testa a brugola e passo M5 lunghi complessivamente 25 mm (nel caso in cui la piastra sia meno spessa è bene prenderli un po' più corti). Altri arnesi necessari sono stati un trapano (meglio a colonna) un apunta da 4 mm, una da 5,  una da 8 (serve per fare il foro cieco per incassare le teste dei bulloni), una filiera di passo M5.
Per il resto solo un po' di manualità e tanta passione.
Buon lavoro

Autoguida per tutte le montature

Oggi quasi tutte le montature hanno la possibilità di autoguida e goto ma fino a pochi anni fa queste caratteristiche erano prerogativa di poche montature e molto costose. Molti hanno ancora montature di quel periodo ma vorrebbero implementare la possibilità almeno di un'autoguida per provare a fare fotografia, grazie anche alla possibilità offerta dalle nuove fotocamere digitali.
Sostituire la montatura o l'elettronica comporta una spesa a volte non indifferente per cui vorrei suggerire una piccola modifica alla pulsantiera in modo che sia possibile collegare un'autoguida st-4 compatibile.
Come si vede basta collegare una presa di tipo DB-15 sulla parte posteriore della pulsantiera e fare alcune saldature per ottenere il risultato che vogliamo.
Basta avere a disposizione un saldatore e un minimo di conoscenza su come fare le saldature
Per prima cosa dobbiamo definire i collegamenti della presa db-15. Io ho preferito usare la stessa piedinatura dell'ST4 in modo da rendere compatibili i collegamenti con l'FS2 dell'altra montatura che possiedo in modo da poter collegare sia all'una sia all'altra l'ST4 che già possiedo senza dover realizzare nuovi cavi.
I piedini da utilizzare sono i seguenti:
5 - 8 - 11 - 14 sono a massa
Il piedino 4 corrisponde al tasto RA+ (Ovest) mentre il piedino 10 al RA- (Est)
Il piedino 7 è il Decl+ (Nord) mentre il piedino 13 è il Decl- (Sud)
Io ho fatto la modifica alla pulsantiera della mia HEQ5 prima serie ma lo stesso discorso vale, per esempio, per le pulsantiere DD1 della Vixen o la pulsantiera della EQ5.
A questo punto basta aprire la pulsantiera svitando le quattro e rimuovendo i copripulsanti dei quattro movimenti in AR e declinazione.
Un volta tolte le viti e i copripulsanti ci appaiono due circuiti stampati sovrapposti collegati fra loro da un cavo. Quello che ci interessa è quello superiore.
Rimosse le due viti di blocco dovremo rovesciare il circuito e identificare i contatti dei quattro pulsanti ai quali salderemo 4 coppie di fili.
Nella foto sottostante i cavi bianchi sono i contatti a massa mentre quelli colorati sono relativi ai contatti dei movimenti e rispettivamente l'arancione a RA+, il verde RA-, il celeste il Decl- e il marrone il Decl +.
I cavi poi vanno saldati al connettore DB-15 che viene alloggiato nella pulsantiera dopo avere fatto un'incisione nella scatola di plastica.
A questo punto non resta che richiudere tutto e provarla.
La velocità di correzione va messa a 2x, ovviamente.
Questi appunti devono servire come spunto per crearsi un'autoguida e declino qualsiasi responsabilità di eventuali danni che possiate creare alla vostra strumentazione nel caso in cui decidiate di provare il circuito. Tale circuito funziona con la mia montatura, ovviamente.