La montatura EQ6


Ho acquistato a fine 2001 la montatura EQ6 della Synta in quanto, avendo comprato un telescopio rifrattore acromatico da 150 mm aperto a F:8 la precedente montatura in mio possesso (la gloriosa Vixen SP-DX) non era più in grado di svolgere il suo compito a causa dell'eccessivo peso del tubo ottico.
La montatura presenta un aspetto molto robusto e il suo peso è di oltre 17 kg. Viene fornita con un cavalletto telescopico a due sezioni, anch'esso robusto che porta la base della montatura a circa 120 cm.
Gli assi, in acciaio, sono montati su cuscinetti e sono forati: l'asse di ascensione retta ha al proprio interno il cannocchiale polare mentre quello di declinazione alloggia la barra del contrappeso, a scomparsa.
I motori sono contenuti all'interno del blocco della montatura, assieme all'elettronica di controllo.
La pulsantiera ha un solo cavo di collegamento con attacco di tipo telefonico.
I problemi principali riscontrati, per ora, sono dovuti alla mancanza di una bolla per il corretto stazionamento della montatura, la mancanza di cerchi per il funzionamento del cannocchiale polare e la mancanza di noni, pur se i cerchi di AR e di declinazione sono di diametro abbondante e sufficientemente precisi.

Per ovviare a questi inconvenienti ho provveduto a montare una bolla sotto la vite di registro dell'asse polare (in quanto l'allineamento sull'asse meridiano è modificabile con le viti di registro), ho creato con la stampante e carta per alta risoluzione dei noni per l'asse di AR (quello per la declinazione l'ho ritenuto inutile) e ho realizzato inoltre, sempre con il medesimo metodo anche un cerchio dei mesi (incollato sulla fascia rossa intorno al cannocchiale polare) e uno orario incollato sul basamento attaccato alla fascia rossa sopra citata.
Il cerchio delle ore deve essere incollato come nella foto superiore con le ore 22 nella parte sommitale. Dopodiché va messa la testa equatoriale in posizione orizzontale in modo da poter puntare, attraverso il cannocchiale polare, un edificio lontano. Lo spigolo di un suo muro ci servirà come riferimento per tarare l'asse polare.

Dimenticavo! La montatura deve essere messa accuratamente in bolla, altrimenti la procedura non ci permetterà di avere successivamente un corretto allineamento.
Mediante il programma per il calcolo del transito al meridiano, disponibile nel mio sito per il download, sarà facile avere il giorno e l'ora per il transito al meridiano della polare. BAsterà immettere le coordinate della polare (in formato HH MM SS.ss) e la longitudine del luogo di osservazione (in formato +/- GGG.gggg dove ggg sono decimali di grado e la longitudine est dovrà avere il segno negativo). Verrà rilasciato un tabulato nel quale avremo una serie di coppie data/ora di transito della polare (p.e. immettendo come coordinate della polare AR 2h 37m 14s
troveremo che il 14/11/2004 alle ore  22:00 la Stella Polare transiterà al meridiano per qualsiasi luogo posto a 15° Est)..

A questo punto punteremo il cannocchiale polare verso l'edificio e ruoteremo la montatura fino a quando il reticolo del cannocchiale polare apparirà come nella foto e la riga verticale coinciderà con lo spigolo dell'edificio.
Fatto ciò non resterà che incollare sul cerchio rosso la striscia dei mesi facendo coincidere l'ora con il giorno.
L'asse polare sarà ora tarato. Basterà ricordarsi che la taratura è stata fatta con l'orario GMT.

I files sono disponibili per il download in formato Corel Draw 8 (eq6cdr.zip 39KB) e in formato PDF (eq6pdf.zip 6KB).
Inoltre ho montato un microled rosso sulla piastra di controllo, collegandolo tramite due resistenze da 3,3 KOhm e 10KOhm in serie, all'alimentazione, in modo da illuminare il cannocchiale polare (che monta un reticolo tipo Vixen).
Tutti questi accorgimenti sono costati pochi Euro ma hanno notevolmente migliorato la facilità d'uso della montatura